Scale Valori


MCS (Mercalli - Cancani - Sieberg) Scala di intensità dei terremoti (effetti sull'ambiente)
RICHTER Scala di intensità dei terremoti (valutazione obiettiva)
INES Scala internazionale degli eventi nucleari
BEAUFORT Scala indicativa della forza del vento
DOUGLAS Scala indicativa dello stato del mare


Emergenze


SCALA MCS

(Mercalli - Cancani - Sieberg)

Nel 1902 Mercalli propose la prima scala composta da 10 gradi, in seguito gli americani H.O. Wood e F. Neumann la modificarono aggiungendo 2 gradi al fine di adattarla alle consuetudini costruttive vigenti in California. Con il medesimo intento in Europa occidentale è in uso la scala MCS (Mercalli, Cancani, Sieberg), mentre in Europa orientale si utilizza la scala MKS (Medvedv, Karnik, Sponheuer).

Grado Effetto Definizione
I Impercettibile rilevato soltanto da sismografi.
II Molto leggero Sentito soltanto da persone estremamente sensibili o nervose, in perfetta quiete e quasi sempre nei piani superiori dei caseggiati.
III Leggero Anche in zone densamente abitate viene percepito come terremoto, soltanto da una piccola parte degli abitanti nell'interno delle case, come nel caso del passaggio di un pesante mezzo. Da alcuni viene riconosciuto come terremoto soltanto dopo averne parlato con altri.
IV Moderato All'aperto il terremoto e` percepito da pochi. Nelle case e` notato da numerose persone ma non da tutti, a seguito del tremolio o di oscillazioni leggere di mobili. Cristalleria e vasellame, posti a breve distanza, urtano come al passaggio di un pesante autocarro su strada dissestata. Finestre tintinnano; porte, travi e assi in legno scricchiolano; cricchiano i soffitti. In recipienti aperti, i liquidi vengono leggermente mossi. Si ha la sensazione che in casa si sia rovesciato un oggetto pesante; si oscilla con tutta la sedia o il letto come su una barca. In generale questi movimenti non provocano paura a meno che le persone non si siano innervosite o spaventate a causa di terremoti precedenti. In rari casi i dormienti si svegliano.
V Abbastanza forte Nel pieno delle attività giornaliere, il sisma viene percepito da numerose persone nelle strade e se sensibili anche in campo aperto. In casa si avverte in seguito allo scuotere dell'intero edificio. Piante e piccoli rami di cespugli ed alberi si muovono con evidenza, come se ci fosse un vento moderato. Oggetti pendenti come lampade, tendaggi, lampadari non troppo pesanti entrano in oscillazione, campanelle suonano. Gli orologi a pendolo si fermano od oscillano con maggior periodo, a seconda della direzione della scossa se perpendicolare o normale al moto di oscillazione. A volte orologi a pendolo fermi riprendono il movimento. La luce elettrica guizza o viene a mancare in seguito a movimenti della linea. I quadri urtano, battono contro le pareti oppure si spostano; da recipienti colmi e aperti vengono versate piccole quantità di liquido; ninnoli ed oggetti del genere possono cadere come pure gli oggetti addossati alle pareti; arredi leggeri possono essere spostati di poco; mobili rintronano; porte ed imposte sbattono; vetri delle finestre si infrangono. Quasi tutti i dormienti si svegliano. Sporadici gruppi di persone fuggono all'aperto.
VI Forte Il terremoto viene notato da tutti con paura, molti fuggono all'aperto, alcuni hanno la sensazione di instabilità. Liquidi si muovono fortemente; quadri, libri e cose simili cadono dalle pareti e dagli scaffali; porcellane si frantumano; suppellettili assai stabili, e perfino pezzi d'arredo vengono spostati se non rovesciati; piccole campane in cappelle e chiese, e orologi di campanili battono. Case isolate, solidamente costruite subiscono danni leggeri; spaccature all'intonaco, caduta del rinzaffo di soffitti e di pareti. Danni più forti, ma non ancora pericolosi, si hanno sugli edifici mal costruiti. Qualche tegola e pietra di camino cade.
VII Molto forte Notevoli danni vengono provocati ad oggetti di arredamento anche di grande peso. Grandi campane rintoccano. Corsi d'acqua, stagni e laghi si agitano e s'intorbidiscono a causa della melma mossa. Qua e la`, parte delle sponde di sabbia e ghiaia scivolano via. Varia la portata delle sorgenti. Danni moderati a numerosi edifici costruiti solidamente: piccole spaccature nei muri; caduta di toppe piuttosto grandi dell'incalcinatura e dello stucco, a volte anche di mattoni. Caduta generale di tegole. Molti fumaioli vengono lesi da incrinature. Camini già danneggiati si rovesciano sopra il tetto danneggiandolo. Da torri e costruzioni alte cadono decorazioni mal fissate. Quando la casa e` a pareti intelaiate, i danni all'incalcinatura e all'intelaiatura sono più gravi. In casi isolati distruzione di case mal costruite oppure riattate.
VIII Rovinoso Interi rami d'albero pendono rotti e perfino si staccano. Anche i mobili più pesanti vengono spostati lontano e a volte rovesciati. Statue, monumenti in chiese, in cimiteri e parchi pubblici, ruotano sul proprio piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra si rompono e crollano. Circa un quarto delle case e` gravemente leso, alcune crollano, molte diventano inabitabili; gran parte di queste cadono. Negli edifici intelaiati cade gran parte della tamponatura. Case in legno vengono schiacciate o rovesciate. Spesso campanili di chiese e di fabbriche con la loro caduta causano danni agli edifici vicini più di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano crepe. In terreni bagnati si ha l'espulsione di sabbia e di melma.
IX Distruttivo Circa la meta` di case in pietra sono distrutte; molte crollano; la maggior parte diviene inabitabile. Case ad intelaiature sono divelte dalle proprie fondamenta e crollano; travi strappate a seconda delle circostanze contribuiscono alla rovina.
X Completamente distruttivo Gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifici, la maggior parte crolla. Perfino costruzioni solide di legno e ponti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e dighe ecc., chi più, chi meno, sono danneggiati notevolmente, binari leggermente piegati e tubature (gas, acqua e scarichi) vengono troncate, rotte e schiacciate. Nelle strade lastricate e asfaltate si formano crepe e per pressione sporgono larghe pieghe ondose. In terreni meno densi e più umidi si creano spaccature fino alla larghezza di più decimetri; si notano parallelamente ai corsi d'acqua spaccature che raggiungono larghezze fino a un metro. Non solo pezzi di terreno scivolano dai pendii, ma interi macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini dei fiumi e da coste scoscese; riviere basse subiscono spostamenti di masse sabbiose e fangose, per cui il livello del terreno viene notevolmente variato. Le sorgenti subiscono frequenti cambiamenti di livello dell'acqua. Da fiumi, canali e laghi ecc. le acque vengono gettate contro le sponde.
XI Catastrofico Crollo di tutti gli edifici in muratura, resistono soltanto le capanne di legno e le costruzioni ad incastro di grande elasticità. Anche i ponti più sicuri crollano a causa della caduta di pilastri in pietra o del cedimento di quelli in ferro. Binari si piegano fortemente e si spezzano. Tubature interrate vengono spaccate e rese irreparabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole estensione, a seconda della natura del suolo, si aprono grandi crepe e spaccature; soprattutto in terreni morbidi e acquitrinosi il dissesto e` considerevole sia orizzontalmente che verticalmente. Ne segue il trabocco di sabbia e melma con diverse manifestazioni. Sono frequenti lo sfaldamento di terreni e la caduta di massi.
XII Grandemente catastrofico Non regge alcuna opera dell'uomo. Lo sconvolgimento del paesaggio assume aspetti grandiosi. Corsi d'acqua sia superficiali che sotterranei subiscono mutamenti vari, si formano cascate, scompaiono laghi, fiumi deviano.

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SCALA RICHTER

Questa scala fu messa a punto da Charles Richter nel 1935. Richter produsse una formula matematica per elaborare l’informazione dei sismografi (lo strumento per registrare le vibrazioni prodotte dai terremoti) e calcolare la cosiddetta "magnitudine relativa", espressa appunto in numero della scala Richter. La scala comprende 10 valori: la massima violenza dei sismi viene classificata come valore 10, quella minima come 1. E’ una scala logaritmica: il valore 2 è dieci volte maggiore di 1, 3 è dieci volte maggiore di 2 e così via. Si calcola che ogni anno avvenga in genere al massimo un terremoto che superi l’ottavo grado della scala, 18 terremoti intorno al settimo e 120 intorno al sesto. Ogni giorno ci sono invece circa 8.000 scosse di intensità 1-2 e fino a 49.000 di intensità 3.

Liv Caratteristiche
0 Sisma molto lieve.
2,5-3 Scossa avvertita solo nelle immediate vicinanze.
4-5 Può causare danni localmente.
5 L'energia sprigionata è pari a quella della bomba atomica lanciata su Hiroshima nel 1945.
6 Sisma distruttivo in un'area ristretta 10 Km di raggio
7 Sisma distruttivo in un'area di oltre 30 Km di raggio
7-8 Grande terremoto distruttivo magnitudo del terremoto di S. Francisco del 1906.
8,4 Vicino al massimo noto energia sprigionata dalle scosse 2 x 1025 ergs
8,6 Massimo valore di magnitudo noto, osservato tra il 1900 e il 1950, l'energia prodotta dal sisma è tre milioni di volte superiore a quella della prima bomba atomica lanciata su Hiroshima nel 1945.

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SCALA INES

Scala internazionale degli eventi nucleari

Nel Marzo 1992 è stata approvata dagli esperti appositamente riuniti a Vienna dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica la versione definitiva della scala internazionale degli eventi nucleari. In tale occasione sono state apportate alcune modifiche rispetto alla versione originaria proposta in via sperimentale nel 1990 che hanno consentito l'estensione del suo campo di applicazione.
Infatti mentre la prima versione era applicabile solo agli eventi che possono accadere negli impianti elettronucleari, quella attuale è utilizzabile anche per altre installazioni quali: reattori di ricerca e prototipi, impianti di fabbricazione del combustibile, industria estrattiva dei minerali uraniferi, impianti di riprocessamento e stoccaggio del combustibile irragiato, impianti di trattamento stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi, infine per situazioni incidentali che possono avvenire nel corso del trasporto dei materiali radioattivi tra le suddette installazioni.
Lo scopo defl'lNES è di rendere percepibile al pubblico in maniera corretta, la gravità degli eventi che accadono nelle situazioni nucleari, senza dover fare riferimento a dati tecnici poco comprensibili; a tal fine in maniera sostanziale analoga alla scala Mercalli per i terremoti, gli eventi sono valutati principalmente sulla base dei loro effetti piuttosto che delle loro cause. La scala quindi non ha lo scopo di valutare il grado di sicurezza degli impianti e, ancor meno, di essere usata per stilare classifiche di merito fra le diverse filiere di reattori o addirittura fra i paesi in cui sono eserciti.

La INES è divisa in due parti comprendenti in tutto sette livelli. La parte superiore riguarda gli INCIDENTI ossia tutti quelli eventi che producono danni significativi alle persone, all'ambiente o alle cose; è divisa in 4 livelli che vanno dal 7°, riguardanti eventi disastrosi di cui Chernobyl è un esempio tipico, fino al 4° per il quale le conseguenze sugli individui della popolazione sono valutabili in dosi di alcuni millesimi di Sievert.
La parte inferiore riguarda i guasti ossia quelli eventi che producono danni di poco conto alle persone, all'ambiente, o alle cose; è divisa in tre livelli che vanno dal 3°, comprendente eventi per i quali le conseguenze sugli individui della popolazione sono valutabili in dosi piuttosto basse (decimi di mSv) fino al 1° livello, che chiude la scala, nel quale vengono classificate, tra l'altro le deviazioni dal normale regime di funzionamento di un reattore elettronucleare, con conseguenze praticamente nulle per la popolazione e l'ambiente.
Vi è poi un livello zero, o più correttamente al di sotto della scala, che comprende quelli eventi che non hanno alcuna importanza ai fini della sicurezza nucleare e della protezione radiologica; altri eventi, quali quelli che si possono definire "incidenti sul lavoro" e che non sono in alcun modo collegati alla sicurezza nucleare, indipendentemente dalla loro gravità, non vengono presi in considerazione e sono definiti "al di fuori della scala". Per percepire in maniera corretta il senso della classificazione proposta, si deve ricordare che l'andamento della scala non è di tipo lineare, ma piuttosto, con una certa approssimazione, di tipo logaritmico a base 10; ciò significa che tra un evento classificato al livello 6, ad esempio Kyshtym, ed un altro classificato al livello 3, per es.: Vandellos, la differenza di gravità va valutata nell'ordine di un fattore 1.000 anziché 2.

Liv Definizione Criteri Esempi
7 Incidente molto grave Rilascio all'esterno di una grossa percentuale del materiale radioattivo contenuto in un impianto di grandi dimensioni (ad esempio nel nocciolo di un reattore di potenza). Il rilascio è tipicamente costituito da una miscela di prodotti di fissione a vita breve e lunga (in quantità radiologicamente equivalente a diverse decine di migliaia di Tbq di I-131). Tale rilascio dovrebbe portare ad effetti acuti sulla salute; ad effetti ritardati sulla salute diffusi in un'area molto vasta, probabilmente coinvolgente più di una nazione; a conseguenze ambientali a lungo termine. Impianto nucleare di Chernobyl, URSS (oggi Rep Ucraina)
6 Incidente grave Rilascio all'esterno di materiale radioattivo (in quantità radiologicamente equivalente ai valori compresi tra le migliaia e le decine di migliaia di Tbq di I-131). Un tale rilascio dovrebbe probabilmente portare alla completa attuazione delle contromisure facenti parte del piano di emergenza esterno al fine di limitare gravi effetti sulla salute della popolazione. Impianto nucleare per il trattamento di combustibili irradiati di Kyshtym, URSS (oggi Rep. Russa) 1957
5 Incidente con possibili conseguenze all 'esterno dell'impianto Rilascio all'esterno di materiale radioattivo (in quantità radiologicamente equivalente ai valori compresi tra le centinaia e le migliaia di Tbq di I-131). Un tale rilascio dovrebbe probabilmente portare all'attuazione parziale delle contromisure previste dal piano di emergenza esterna per ridurre la probabilità di effetti sulla salute della popolazione. Danneggiamento grave di un impianto nucleare. Può avvenire in seguito ad un danneggiamento grave di gran parte del nocciolo di un impianto nucleare di potenza, ad un incidente di criticità molto grave o ad un incendio molto grave o ancora ad un esplosione che conduca al rilascio di grandi quantitativi di materiale radioattivo all'interno dell'installazione. Impianto nucleare di Winscale UK 1957
4 Incidente senza conseguenze significative all'esterno dell'impianto Rilascio all'esterno di materiale radioattivo avente come conseguenza una dose di alcuni mSv alla persona più esposta esternamente al sito. Generalmente in conseguenza di tale rilascio, non vi è la necessità di azioni protettive esternamente al sito, fatta eccezione in taluni casi per il controllo locale della catena alimentare. Danneggiamento significativo dell'impianto nucleare. Un tale incidente potrebbe implicare danni ,quali la fusione parziale del nocciolo di un impianto di potenza o eventi comparabili in installazioni di altro tipo, con conseguenti gravi problemi di recupero internamente al sito. Irradiazione di uno o più lavoratori che comporti una sovraesposizione con notevoli probabilità di morte a breve scadenza. Impianto nucleare di Three Mile Island USA 1979
3 Guasto grave Rilascio all'esterno di materiale radioattivo al di sopra dei limiti prescritti, avente come conseguenza una dose efficace, alla persona più esposta esternamente al sito, dell'ordine di decimi di mV. Per tali rilasci non sono necessarie misure protettive esterne al sito. Eventi interni al sito come conseguenza dosi ai lavoratori tali da produrre effetti acuti sulla salute e/o un evento come conseguenza una grave diffusione della contaminazione radioattiva, per esempio alcune migliaia di Tbq di attività rilasciati in un contenimento secondario dal quale il materiale può essere riportato ad un'area di stoccaggio opportuna. Eventi nei quali un ulteriore guasto dei sistemi di sicurezza porterebbero a condizioni di incidente o a una situazione in cui i sistemi di sicurezza sarebbero incapaci di prevenire un incidente se accadessero taluni eventi iniziatori. Impianto nucleare per il trattamento di combustibili irradiati di Windscale UK 1973
2 Guasto Eventi con un significativo malfunzionamento nei sistemi di sicurezza ma con un margine sufficiente della difesa in profondità per far fronte a ulteriori gusti. Un evento avente come conseguenza dosi ai lavoratori superiori alle dosi massime ammissibili secondo la legge e/o un evento che determini la presenza di quantità significative di radioattività in aree dell'installazione ove ciò non fosse previsto dal progetto e che richieda azioni correttive. Impianto nucleare di Saint Laurent Francia 1980
1 Anomalia Deviazioni dal normale regime di funzionamento. Ciò può essere dovuto a guasti di apparecchiature, a errori umani o inadeguatezza procedurali. (Tali deviazioni dovrebbero essere distinte dalle situazioni ove i limiti e le condizioni di funzionamento non sono superate e che possono essere gestite in maniera corretta secondo procedure adeguate. Queste sono tipicamente <<al di sotto della scala») Insieme critico a Buenos Aires Argentina 1983
0 Deviazione NON SIGNIFICATIVO PER LA SICUREZZA  

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SCALA BEAUFORT

Scala indicativa della forza del vento

La scala prende il nome dall'ammiraglio inglese Francis Beaufort (1774-1857) addetto al servizio idrografico britannico. Egli nel 1806 propose una scala per la classificazione della forza del vento in 13 gradi, che venne poi adottata dall'ammiragliato britannico nel 1838 ed in seguito da tutti gli altri paesi.
L'altezza probabile delle onde indica le condizioni che si possono generalmente incontrare in mare aperto, ad una notevole distanza dalle coste e non deve mai essere usata in senso inverso per per stimare o segnalare lo stato del mare.
In mari interni, in vicinanza delle coste, con venti da terra le onde risultano meno alte e ripide.

F Termine
Descrittivo
Vento
nodi
Vento
m/s
Vento
Km/h
Effetti del vento sul mare (al largo) Onde
h max
Onde
h media
0 Calma < 1 0-0,2 < 1 Il mare è come uno specchio (mare d'olio). - -
1 Bava di vento 1 - 3 0,3 - 1,5 01 - 05 Si formano piccole increspature che sembrano scaglie di pesce, ma senza alcuna cresta bianca di spuma. 0,1 0,1
2 Brezza leggera 4 - 6 1,6 - 3,3 06 - 11 Increspature ancora corte ma più evidenti. 0,2 0,3
3 Brezza tesa 7 - 10 3,4 - 5,4 12 - 19 Onde molto piccole, le loro creste cominciano a rompersi. 0,6 1,0
4 Vento moderato 11 - 16 5,5 - 7,9 20 - 28 Onde piccole che cominciano ad allungarsi: i marosi biancheggianti di spuma risultano più frequenti ed evidenti. 1,0 1,5
5 Vento teso 17 - 21 8 - 10,7 29 - 38 Onde moderate che assumo una forma nettamente più allungata; formazione di molti marosi biancheggianti di spuma. 2,0 2,5
6 Vento fresco 22 - 27 10,8 - 13,8 39 - 49 Inizio di onde più grandi, le creste di spuma bianca sono ovunque più estese. 3,0 4,0
7 Vento forte 28 - 33 13,9 - 17,1 50 - 61 Mare gonfio, la schiuma bianca che si forma al rompersi delle onde viene «soffiata» in strisce che si distendono nella direzione del vento.- 4,0 5,5
8 Burrasca 34 - 40 17,2 - 20,7 62 - 74 Onde di media altezza e maggiore lunghezza, la sommità delle loro creste comincia a rompersi in spruzzi vorticosi risucchiati dal vento. La schiuma viene «soffiata» in bianche strisce ben visibili che si distendono nella direzione del vento. 5,5 7,5
9 Burrasca forte 41 - 47 20,8 - 24,4 75 - 88 Onde alte, compatte strisce di schiuma si distendono lungo la direzione del vento. Le creste delle onde cominciano a vacillare, poi precipitano rotolando. Gli spruzzi possono ridurre la visibilità. 7,0 10,0
10 Tempesta 48 - 55 24,5 - 28,4 89 - 102 Onde molto alte con lunghe creste a criniera la schiuma formata si, addensa in larghi banchi, viene soffiata in bianche strisce e compatte che si distendono nella direzione del vento. Il mare appare biancastro L'accavallarsi ed il precipitare delle onde divengono intensi e molto violenti. La visibilità è ridotta. 9,0 12,5
11 Tempesta violenta 56 - 63 28,5 - 32,6 103 - 117 Onde alte (le navi di piccola e media stazza si vedono in modo discontinuo) il mare è completamente coperto da banchi di schiuma che si allungano nella direzione del vento. La sommità delle creste delle onde è polverizzata dal vento. La visibilità è ridotta. 16 16
12 Uragano oltre 64 oltre 32,7 oltre 118 L'aria è piena di schiuma e spruzzi, il mare è completamente bianco a causa dei banchi di schiuma alla deriva. La visibilità e fortemente ridotta. 14 14

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SCALA DOUGLAS

Scala indicativa dello stato del mare

Lo stato del mare è lo stato del moto ondoso locale dovuto agli effetti combinati del mare vivo (o mare di vento) e del mare lungo (o mare morto).
Mare vivo: è il moto ondoso generato direttamente dal vento in azione nella zona di mare osservata o nelle immediate vicinanze.
Mare morto: è il moto ondoso proveniente da zone lontana di burrasca (onde lunghe) o da quelle ancora residue sulle acque su cui ha soffiato un vento molto forte (onde morte).

F Termine
Descrittivo
Onde
h media
0 Calmo -
1 Quasi calmo 0 - 0,10
2 Poco mosso 0,10 - 0,50
3 Mosso 0,50 - 1,25
4 Molto mosso 1,25 - 2,50
5 Agitato 2,50 - 4
6 Molto agitato 4 - 6
7 Grosso 6 - 9
8 Molto grosso 9 - 14
9 Tempestoso oltre 14

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